Sviluppo delle competenze degli insegnanti per lo sviluppo di una cultura di apprendimento in classi eterogenee dal punto di vista linguistico, culturale e dal rendimento scolastico secondo i principi e le esperienze della pedagogia della Gestalt.
Concezione pedagogica | Origine |
2. Cenni storici:
2.1. La posizione di partenza della scuola e della didattica oggi:
La scuola e la didattica oggi sono determinati dalle condizioni cambiate radicalmente rispetto a prima. Pensiamo a parole chiavi quali trasformazione del lavoro, trasformazione della famiglia, cambiamento dei ruoli sessuali, individualizzazione della progettazione della vita, dissoluzione di ambienti tradizionali, aumentata migrazione, drammatici cambiamenti delle condizioni economiche).
Tutto ciò ha conseguenze sui compiti della scuola e sulle richieste di competenze agli insegnanti. Infatti, sono in forte aumento i compiti educativi della scuola. Non sono più le famiglie a produrre le condizioni essenziali per la partecipazione proficua alla lezione, ma queste devono essere costruite nella scuola con metodi ed obiettivi specifici, che devono essere sempre assicurati di nuovo.
La lezione è contrassegnata da una crescente frequenza dei disturbi di apprendimento individuali e di rifiuto collettivo di apprendimento oppure dal ritirarsi di singoli dall'apprendimento a causa di esigenze personali.
Sotto l'influsso di esperienze psicoterapeutiche (quale psicoanalisi, terapia sistematica, psicodramma, terapia della Gestalt e altre ancora), si sono sviluppate nuove convinzioni e nuovi approcci concerne il problema occupandosi dei disturbi della lezione e dell'approfondimento delle origini di motivazioni mancanti. In quest'ottica, gli ostacoli e i disturbi non vengono più considerati come comportamenti devianti di singoli, che comportano attribuzioni di colpe specifiche e provvedimenti disciplinari, ma si comprenderanno come fenomeni di disturbi più profondi del complesso rapporto dei processi di insegnamento - apprendimento.
2.2La concezione pedagogica del nostro progetto
L'approccio scelto è costituito dalla pedagogia della Gestalt.
Si tratta di un procedimento dello sviluppo delle competenze in senso ampio degli insegnanti, che può essere appreso soltanto in situazioni reali.
Le caratteristiche dell'aggiornamento della pedagogia della Gestalt sono:
L'istituzionalizzazione della formazione degli insegnanti della pedagogia della Gestalt negli ultimi 20 anni si andava sviluppando allo stesso modo negli ambiti del suo sviluppo concettuale, della sua messa in pratica e della sua formulazione e il suo consolidamento teorico. Essa ebbe luogo nei paesi partecipanti in maniera differente.
In Germania si formò nell'ambito del Movimento della Psicologia Umanistica, che si introdusse negli anni 70 grazie agli impulsi provenienti dagli USA, come adattamento della terapia della Gestalt sviluppata da Fritz Perls in ambiti pedagogici, e particolarmente verso il formarsi di una formazione degli insegnanti orientata alla pedagogia scolastica durante la formazione in servizio.
In Austria -specialmente a Graz- idee e concetti del genere trovarono terreno fertile, dato che qui vi erano presenti punti di collegamento con i lavori di ricerca della teoria di Gestalt di Christian von Ehrenfels, che insegnò all'inizio del secolo scorso all'Università di Graz. Le teorie della lezione formulate sulla base della teoria della Gestalt poterono in tal modo essere collegate in maniera produttiva e costruttiva con i concetti della pedagogia della Gestalt di Perls. I concetti della pedagogia della Gestalt di Graz vennero presto ampiamente sperimentati nell'organizzazione della scuola e nell'impostazione della lezione (specialmente dal 1983 nella Modellschule Graz).
In Italia lo sviluppo trascorse ampiamente separato dai paesi di lingua tedesca (Germania, Austria, Svizzera; come anche in Lussemburgo). Qui gli impulsi fondamentali teoretici partirono dalla teoria della Gestalt e dalla teoria della terapia della Gestalt e del suo ulteriore sviluppo scientifico, che costituisce anche fino ad oggi la base decisiva dei concetti molteplici dell'aggiornamento pedagogico in Italia.
Nella Slovacchia e nella repubblica Ceca le aspirazioni che si riallacciano ad una "umanizzazione" della pedagogia si riferirono a COMENIUS stesso e ai lavori di Miron Zelina.
L'incontro di questi diversi sviluppi in un progetto collettivo di formazione europeo costituì perciò un compito interessante e promettente.
Collegando questi diversi punti regionali di partenza si arrivò verso un progetto di aggiornamento europeo. Inoltre, la particolare potenza di questa concezione dell'aggiornamento degli insegnanti poteva essere sottoposta in rapporto alle differenze biografiche e culturali consolidate, cioè
2.3. Origine di questo progetto
Nel 1997 il Lehrerberatungszentrum (centro di consulenza degli insegnanti) di Graz organizzò, dietro iniziativa di Ute Kienzl e finanziato dal "Kulturkontakt Austria", un corso di base in pedagogia della Gestalt con partecipanti provenienti dalla Slovacchia, Croazia e Austria. Tuttavia, si dovette interrompere il corso, dato che evidentemente la concezione non era ancora maturata sufficientemente per un lavoro del genere.
Così nacque l'idea, di continuare a sviluppare una concezione comune nell'ambito di un progetto Comenius 3.1, in modo che non partecipino solo insegnanti provenienti da diversi paesi a un corso comune di aggiornamento di pedagogia della Gestalt, ma che vengano anche riuniti i diversi spunti della pedagogia della Gestalt attraverso equipes transnazionali di trainers.
In cerca di persone interessate, Ute Kienzl fece la conoscenza con Ursula Bünger, un'insegnante tedesca, che ha studiato in Italia dove ha fatto la sua formazione nella terapia della Gestalt e che adesso lavora in Sicilia, riuscendo a entusiasmarla per l'idea.
Per la funzione scientifica si ottenne l'adesione di Jörg Bürmann dell'Università di Mainz, autorità riconosciuta nel ambito della pedagogia della Gestalt, e, alla Conferenza della Pedagogia della Gestalt nell'autunno del 1997 a Graz, si tennero i primi discorsi preliminari. Ursula Bünger fece la proposta di una visita organizzata, ma più tardi si ritirò dal progetto.
Nell'autunno del 1998 avvenne la visita organizzata a Graz con Ute Kienzl, Jörg Bürmann e Uscha Forster della SIL Haus (adesso IFB) Saarburg, durante la quale venne delineato il progetto nelle sue strutture basilari e il suo approccio teorico. Ute Kienzl assunse la coordinazione del progetto.
In cerca di altri Partner per il progetto si riattivaronoi vecchi contatti come Ivica Lencova dell'Università di Banska Bystrica, la quale aveva già preso parte al primo gruppo "Kulturkontakt", e attraverso lei si instaurarono nuovi contatti con Hana Andrasova dell'Università Budejovice.
A questo punto il progetto abbracciava cinque paesi. La domanda di finanziamento del progetto poteva essere inoltrata a Bruxelles.